La recensione
Ho letto il romanzo di Gianluca Gotto, edito da Mondadori.
È la storia di Daniele che all’alba dei 25 anni, all’apice di una vita che promette un futuro brillante, improvvisamente si ritrova senza nulla. Il contratto a tempo indeterminato svanisce, la fidanzata con cui deve andare a convivere lo lascia e il nonno, l’unico che lo ha sempre ascoltato e compreso, si ammala.
Inizia così la discesa nella depressione.
La luce in fondo a quel tunnel grigio e cupo, di una cittadina di provincia dove Daniele mette da parte i sogni e le ambizioni, è data un viaggio. Si tratta delle ultime volontà del nonno: andare in Vietnam alla ricerca di un musicista di nome Guglielmo.
Non voglio svelare molto, perché il bello inizia qui, quando Daniele decide, dopo mille dubbi, di partire.
È un romanzo che, da metà in poi, si rivela una guida profonda sugli insegnamenti della vita, frasi zen e modi per aggiustare, come vuole l’arte giapponese, i vasi rotti con dell’oro.
Un testo che ho trovato importante e salvifico: basta davvero poco per essere felici, anche nelle nostre vite frenetiche e occidentali, come ad esempio, semplicemente guardare l’alba.
Molti monaci buddisti attribuiscono a questo momento della giornata la loro forza. Davanti al sole che sorge pongono le basi della loro pace interiore. Sono certi che la prima cosa che fai al mattino appena sveglio e l’ultima che fai prima di andare a dormire abbiano un effetto fortissimo sul tuo stato d’animo”
(G. Gotto, Succede sempre qualcosa di meraviglioso)
Del resto l’autore, Gianluca Gotto è nato in Italia, ma ha scelto di vivere in giro per il mondo. Prima in Australia e ora in Canada, si definisce oggi nomade digitale: scrive articoli e libri dalla sua postazione itinerante, che può essere una barca o una casetta dinanzi all’oceano.
Ha un blog “Mangia Vivi Viaggia” dove condivide esperienze di vita e di luoghi meravigliosi a cui approdare.
Per noi comuni mortali che rimaniamo ancorati alle nostre grigie quotidianità, Gianluca Gotto ci insegna a dare colore all’esistenza, coltivando la gentilezza e l’amore per la vita.
Un romanzo che mi è piaciuto moltissimo e ringrazio chi me lo ha consigliato: ha visto l’essenza di me e il mio sentire.
E tu? L’hai letto?