Segnalazione
Da pochissimo in libreria, fresco di stampa, il romanzo di Franca Pellizzari su Rosa Valland, la 007 dell’arte francese che salvò le opere trafugate dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale.
Il libro, che fa parte della collana Femminile singolare, diretta da Sara Rattaro e Anna Di Cagno per le edizioni Morellini, racconta la storia poco nota di un’eroina della Resistenza francese, che a rischio della vita spia i nazisti durante l’occupazione di Parigi e riesce a recuperare 60.000 opere d’arte trafugate alle famiglie ebree.
Nata nel 1898, Rose Valland ha un’intelligenza e una tenacia eccezionali, grazie a cui riesce a laurearsi nella prestigiosa scuola del Louvre: un traguardo allora impensabile per una ragazza di ambiente rurale e modesto.
Durante la Seconda Guerra Mondiale è a Parigi; lavora al Jeu de Paume, il museo in cui gli occupanti tedeschi ammassano le opere d’arte sottratte agli ebrei, prima di inviarle nel Reich. In contatto con la Resistenza, diventa una spia e, malgrado la paura di chi rischia ogni giorno la vita, riesce a scoprire a chi appartengono e dove finiscono i capolavori rubati.
È grazie a lei che i Monuments Men, resi celebri dal film di George Clooney, trovano i depositi nazisti, ma Rose non si limita a fornire indicazioni e, trasferita in Germania, recupera oltre 60.000 opere d’arte. Fino alla morte nel 1980, Rose Valland si dedica alla sua missione: restituire alle famiglie ebree ciò che è stato loro sottratto, perché a chi ha perso tutto non si può togliere anche la memoria.
Malgrado i riconoscimenti che la rendono una delle donne più decorate di Francia, il suo nome è poco noto, ma la storia di questa eroina silenziosa e modesta, capace di tener testa a gerarchi del calibro di Goering, merita di uscire dall’oblio. Ancora oggi, infatti, Rose può essere presa a modello per la sua tenacia, il profondo senso della giustizia e il coraggio: non solo quello mostrato contro i nazisti, ma anche quello che le servì per affrontare gli ottusi burocrati (e i loro potenti protettori politici) che nel dopoguerra ostacolarono la sua opera di restituzione.
Sfidò i pregiudizi, come quando fece seppellire nella tomba di famiglia la propria compagna, in un’epoca e in un ambiente in cui le famiglie poco tradizionali erano motivo di scandalo.
L’AUTRICE
Franca Pellizzari è nata a Milano e vive a Monza.
Laureata in filosofia, ha dedicato la vita professionale ai ragazzi. Ha insegnato al liceo classico e alle medie.
Ha dato vita a molteplici progetti di promozione della lettura e ha tradotto e scritto diversi libri destinati ai più giovani.
Dal 2017 al 2022 ha ricoperto la carica di assessore nel comune di Lesmo, dove ha organizzato numerosi eventi culturali.