
Magda Szabó (1917-2007) è una delle scrittrici ungheresi più importanti del XX secolo, autrice di romanzi, saggi, poesie e opere teatrali. La sua narrativa, spesso incentrata sulla condizione femminile, la memoria e i conflitti generazionali, ha conquistato lettori in tutto il mondo. Con una prosa raffinata e un’attenzione particolare all’introspezione psicologica, ha saputo raccontare con grande profondità la società ungherese del Novecento, attraversata da guerre, dittature e cambiamenti epocali.
Magda Szabó nacque il 5 ottobre 1917 a Debrecen, in Ungheria, in una famiglia colta e benestante. Studiò filologia classica e ungherese presso l’Università di Debrecen, laureandosi nel 1940. Dopo gli studi, iniziò a insegnare e a lavorare come funzionaria pubblica.
Iniziò la sua carriera letteraria come poetessa, pubblicando raccolte come Bárány (“Agnello”, 1947) e Vissza az emberig (“Ritorno all’umanità”, 1949). Tuttavia, con l’avvento del regime comunista in Ungheria, la sua carriera subì una brusca interruzione. Nel 1949 le fu vietato di pubblicare a causa delle sue idee non conformi all’ideologia dominante. Durante questo periodo si dedicò all’insegnamento e alla traduzione, fino a quando, negli anni ’50, tornò alla narrativa con opere che la resero celebre.
Le sue opere principali sono:
- “Via Katalin” (1969) – Il Peso della Memoria: Uno dei suoi romanzi più celebri, Via Katalin racconta la storia di quattro giovani cresciuti nella stessa strada di Budapest prima della Seconda Guerra Mondiale.
- “La Porta” (1987) – Il Capolavoro Psicologico: il suo romanzo più conosciuto a livello internazionale, è un’opera intensa e profonda che narra il rapporto complesso tra una scrittrice e la sua domestica, Emerenc, una donna dal passato misterioso e dal carattere fiero e indipendente.
- “Abigail” (1970) – La Crescita in Tempi Difficili: Romanzo di formazione ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, Abigail segue la storia di una giovane ragazza costretta a trasferirsi in un severo collegio religioso.
- “Il Vecchio Pozzo” (1970) – L’Autobiografia: In Il Vecchio Pozzo (Ókút), Szabó ripercorre la sua infanzia a Debrecen e gli anni della giovinezza, offrendo un ritratto vivido della sua famiglia e della società ungherese dell’epoca.
Magda Szabó è stata una delle autrici ungheresi più tradotte e apprezzate a livello internazionale. Ha ricevuto numerosi premi letterari, tra cui il Premio Kossuth, il più alto riconoscimento culturale ungherese. Nel 2012, La Porta è stato incluso nella lista dei “Dieci migliori libri del 1987-2007” dal New York Times.