La Recensione
La storia di un matrimonio è per chi cerca una storia che sa di thriller e di romanzo d’amore.
Un matrimonio, la guerra e i suoi risvolti, la visita improvvisa di un uomo che si presenta in un giorno qualunque con due regali. Sono questi gli ingredienti che utilizza Andrew Sean Greer in “La storia di un matrimonio” per rappresentare l’insondabilità e l’inafferrabilità dell’essenza umana.
“Crediamo tutti di conoscere le persone che amiamo. Nostro marito, nostra moglie… Crediamo di conoscerli, di amarli. Ma ciò che amiamo si rivela una traduzione scadente da una lingua che conosciamo appena.”
Chi parla, in prima persona, è Pearlie Cook, che racconta sei mesi della propria vita. Sei mesi assurdi e al limite dell’inverosimile. Sei mesi che vengono passati ai raggi X.
È il 1953 e Pearlie Cook abita nei sobborghi di San Francisco, in una casa modesta e conduce una vita modesta. E’ sposata con Holland da quattro anni e ha un figlio di nome Sonny, che ha bisogno di protesi ortopediche. La loro famiglia si compone anche di un cane, Lyle. Intorno a Pearlie Cook e alla sua famiglia si respira ancora il sapore della seconda guerra mondiale: il quartiere dove vivono è abitato da ex militari.
La salute di Holland è cagionevole, come le vecchie zie di lui avevano confidato a Pearliwe Cook poco prima del matrimonio, quasi sconsigliandola di sposarlo, perchè appunto una malattia minacciava la sua vita. Ma Pearlie Cook non le ha ascoltate e ha costruito la sua tranquilla vita familiare in modo da non turbare Holland e da non cagionare danni al suo cuore particolare.
L’apparente quiete familiare viene interrotta dall’arrivo di Buzz, amico di Holland. I due si sono conosciuti durante la guerra e sono stati ricoverati nello stesso reparto dove hanno stretto amicizia.
Attraverso Buzz che fornisce indizi fondamentali per ricostruire il passato di Holland e grazie alla narrazione di Pearlie Cook, Andrew Sean Greer mette il lettore nella condizione di conoscere la vita di questa famiglia. Ma niente è mai certo. Niente è mai fermo.
Pearlie Cook si pone con il lettore come una buona narratrice e il lettore è indotto a leggere pagina dopo pagina con avidità, rassicurato dal fatto che Pearlie Cook vuole raccontare ogni particolare della propria vita. Ma rimane sempre qualcosa al di là di una tenda immaginaria e oscurante. Qualcosa che viene nascosto.
Per questo motivo non si può smettere di leggere questa storia. Una storia che pare conoscerci, che pare riflettere, purché ambientata molti anni fa, i nostri dubbi, le nostre incertezze, le nostre domande.
La storia di un matrimonio di Andrew Sean Greer.