Al Martinitt La Felicità e V’Angelo, il Vangelo secondo le donne
Al Martinitt di Milano, fino al 3 di novembre, I due della città del sole presenta lo spettacolo “La felicità” di Eric Assous (Traduzione Filippo Ottoni) conGianfelice Imparato e Alessandra D’Ambrosio.
Luisa e Alessandro, non sono più giovani, dopo il loro primo incontro hanno passato la notte insieme. Al risveglio si trovano ad affrontare le tipiche insicurezze di chi non sa se la loro prima colazione sia l’inizio di un rituale che condivideranno nel tempo o l’epilogo di un incontro casuale. Di questi momenti ne hanno vissuti tanti. Luisa è separata e Alessandro è in attesa di divorzio ed ha anche tre figlie. In un susseguirsi di bugie, colpi di scena e situazioni paradossali, Eric Assous, in questa pièce estremamente divertente, riesce a descrivere perfettamente l’amore dopo gli “anta”: credono ancora che in un rapporto di coppia possono trovare la felicità?
Gianfelice Imparato, amatissimo attore, apprezzato al cinema e in tv, qui è sul palcoscenico e firma anche la regia.
Nelle sue note, ci spiega che Eric Assous è un autore che ha scoperto da poco, ma che lo ha subito affascinato per il suo modo originale di indagare l’animo delle persone attraverso i suoi personaggi.
“Anche altre sue opere trattano delle dinamiche di coppia, ma “La felicità” mi ha colpito particolarmente per come la profondità dei temi si concilia con la leggerezza e la comicità dei dialoghi. È un solo atto, della durata di circa 90 minuti, diviso in cinque quadri. E la storia ci racconta, nell’arco temporale di sei mesi, di due persone mature. Dal loro primo e casuale incontro fino al giorno del matrimonio. I passaggi da un quadro all’altro saranno scanditi da musiche e cambi di luce. Pochi elementi scenici per la consapevolezza che altri orpelli o artifici nulla apporterebbero al valore del testo che ha bisogno di essere gustato in tutti i suoi molteplici sviluppi che vanno dal tenero al comico, al teso con imprevedibili cambi di umori. L’ultima battuta del testo: “Non è perché non abbiamo più vent’anni che non abbiamo più diritto alle illusioni. La felicità ci sembra un miraggio, ma è molto semplice. È alla portata di tutti. Saremo felici, vedrai.” (Gianfelice Imparato)
In scena fino a domenica 3 novembre, La felicità è una commedia brillante che fa ridere, ma come deve essere a teatro, anche riflettere.
Dal 7 al 10 novembre, Centro di produzione Teatro degli Incamminati presenta V’ANGELO, IL VANGELO SECONDO LE DONNE di e con Ippolita Baldini, Francesca Porrini e Simone Toni
“Ci siamo concentrati su tre donne del Vangelo: Maria, la madre di Gesù, Maria Maddalena e la Samaritana. Ci siamo divertiti ad immaginare, mantenendo un parallelismo con le Sacre Scritture, su chi potrebbero essere queste figure oggi. Ippolita Baldini, Federica Castellini e Francesca Porrini, tre donne incasinate, al ritmo di una risata sono pronte a farci entrare in un viaggio alla scoperta di tre donne del Vangelo che hanno stravolto la storia. Si può ridere con Maria, la madre di Gesù, e Maria Maddalena? e la Samaritana? Ma certo! Perché il ruolo delle donne nella Bibbia è da sempre determinante, perché è la donna che fa avanzare la storia. La sfida dello spettacolo è raccontare che le donne della Bibbia sono lontane nel tempo ma vicine a noi nei problemi che affrontano e soprattutto raccontarlo usando la chiave della comicità. Una storia che si apre a tutti, religiosi e non. Una storia che parla di noi, adesso, qui.”
I Vangeli ci raccontano quanto siano stati importanti gli incontri di Gesù con le donne, a partire dal rapporto con la madre, passando per la samaritana, la cananea fino all’importante incontro con Maria Maddalena, l’apostola degli apostoli. Non solo Gesù ne è affascinato ma pare apprendere da loro, facendosi condizionare modificando le sue scelte. Agli uomini insegna, dalle donne impara? Quasi abbeverandosi alla fonte della natura femminile generatrice di vita. Quali sarebbero le donne che un redivivo Messia oggi sceglierebbe? Una manager in carriera bellissima ma anche intelligentissima? Una madre che sa fare la spesa con 30 euro a settimana? Una pazza idealista che crede che l’essere umano può essere felice solo se lo sono anche gli altri? Ci siamo divertiti a creare queste figure che nell’incontro con il Dio incarnato non si mettono in ginocchio ma lo guardano dritto negli occhi fino ad innamorarsi perdutamente.
Una commedia Le parole, in teatro, sono il fondamento dello spettacolo. Perché non immaginare parole leggere come gli angeli? La commedia dunque ci sembra il genere più adatto per approcciare i testi biblici. Pur mantenendo la sua funzione etica e catartica, propria del teatro, la commedia porta in scena il mondo problematico, ingarbugliato ed enigmatico ma con una prospettiva verso il futuro, ci apre alla speranza. La risata rilassa lo spettatore e lo apre a mondi nuovi.
Nell’arte Nell’arte e nella letteratura, il tema biblico è stato ampiamente affrontato, da Michelangelo nella Cappella Sistina fino ad arrivare a De Andrè nel suo album “la Buona Novella”.
Anche nel teatro grandi autori e interpreti si sono confrontati con questi testi sacri: Dario Fo, Testori, Troisi… Noi con molta umiltà, coraggio e divertimento abbiamo deciso di prendere le vicende del Vangelo attraverso il punto di vista delle donne, le figure femminili del Nuovo Testamento.
“Maria Dove vivrebbe Maria oggi? Nella periferia di una grande città? Quale sarebbe il suo tenore di vita? Quali sarebbero le qualità oggi che fanno sì che lei sia “la prescelta”? Cosa significa essere piena di grazia oggi? Come accoglierebbe oggi la parola di un angelo? Come sarebbe il suo viaggio e i suoi sogni ai giorni nostri? Maddalena Chi potrebbe essere? È stata liberata da sette demoni, chi sono questi demoni oggi? Da cosa è stata liberata? Perché Gesù l’ha scelta per il suo viaggio? Era davvero pazza o semplicemente non compresa dalla società? Cosa ha visto nel sepolcro il giorno di Pasqua? La Samaritana Chi potrebbe essere? Perché Gesù le chiede da bere e forse la seduce? Ha avuto 7 mariti, qual è il suo passato? Perché va a prendere l’acqua nell’ora più calda? Gesù la sta aspettando? Che cosa si sono detti a quel pozzo?
La risposta a queste domande è il contenuto del nostro spettacolo, con un tono leggero, nel rispetto della profondità del messaggio cristiano. Fondato sulla semplicità del vivere in contrapposizione agli idoli contemporanei che sempre più dominano la nostra società, il potere e il denaro. Ci siamo divertiti a raccontare una gioia e una speranza nella povertà e nella semplicità e quindi nella vita.”
ORARIO SPETTACOLI Dal giovedì al sabato ore 21 Domenica ore 18