
Due appuntamenti da non perdere al Manzoni di Milano. Giovedì 24 aprile, Gisella Zilembo e martedì 29 aprile, Gaia De Laurentis.
Stralusc è uno spettacolo di Gisella Zilembo, realizzato per Associazione MAB, Maria Antonietta
Berlusconi, col patrocinio ed il supporto di Regione Lombardia Il Consiglio, nato per celebrare
Alessandro Manzoni, a 240 anni dalla nascita, e proporre una versione contemporanea e danzata
de “I Promessi sposi”.

Stralusc, in dialetto meneghino, significa “lampo” e, nello spettacolo, è il lampo che riporta, nella
Milano del 2025 Manzoni (multietnico e super tecnologico); Monaca di Monza (inarrestabile
paladina della vita laica e star della “Fashion week”); Bravi e Don Rodrigo, (fuoriusciti da Tik Tok,
per esercitare la violenza contemporanea della sovraesposizione mediatica e del divertimento a
tutti i costi); Renzo e Lucia (ragazzi di oggi, che si amano sulle musiche dei più iconici musicisti
lombardi di tutti i tempi: da Nanni Svampa a Vanoni, da Cochi e Renato a Mina, da Manuel Agnelli
a Gaber…).
La performance è un omaggio alle radici di una cultura che vive e spazia nel mondo, raccontando una terra fatta di impegno, dedizione, personaggi illustri, obiettivi ambiziosi e solido, quanto
poetico senso di realtà, nel leggere con concretezza e coraggio gli scenari a volte inspiegabili delle relazioni umane e dell’umano esistere, fra reminiscenze rurali, evoluzioni industriali, incursioni nel metaverso, dialoghi intergenerazionali con i social e un’imprescindibile bisogno di “provvidenziale” e libertà, oltre ogni condizionamento socio-culturale.
Stralusc, è basato su un tessuto narrativo coinvolgente, appassionante e irriverente, come la
leggerezza dell’esistenza sa essere, quando si interroga su sé stessa, in un dialogo vivo con i
Classici. I ballerini danno corpo a personaggi di ispirazione letteraria e caratteri iconici, restituiti alla
contemporaneità e fruibili in modo trasversale, lontano da un’erudizione fine a sé stessa.
Così, il pubblico assume un ruolo da protagonista: quello di un Don Abbondio, che incontra i
bravi e Don Rodrigo, completamente assorbiti da un ossessivo e febbrile fanatismo del sabato
sera, sulle note della più esaltante disco dance ‘70/’90. La prevaricazione contemporanea si gioca
sul vuoto di un divertimento obbligato e ostentato. Alessandro Manzoni osserva, curioso, i
promessi sposi muoversi in un’installazione artistica a cura dello scultore Ivan Nadin. L’azione si
svolge con un ritmo serrato, fatto di laica raffinatezza, sofisticata originalità, seducente
affermazione di sé, oltre le convenzioni sociali.
Le opere di Nadin raccontano un paesaggio post moderno, che mescola naturale e artificiale; si
integrano con manichini dagli abiti importanti; diventano ornamento e paesaggio per l’esistenza
dei protagonisti, suggerendo la domanda che dà il via all’azione: Cosa accadrebbe se i Promessi Sposi fossero improvvisamente trasportati nella Milano del Design e della Moda?

UNA GIORNATA QUALUNQUE è una commedia divertente e vivace che traccia un caustico ritratto delle nevrosi femminili condensando il meglio della comicità di Dario Fo e Franca Rame.
La protagonista è una donna, Giulia che si è separata dal marito dopo 35 anni di matrimonio e che
vive sola in una casa piena di aggeggi elettronici. Di mestiere fa la manager pubblicitaria e quindi
ha nella sua casa-ufficio tutta la strumentazione necessaria per fare filmati. La solitudine la sta
logorando e non ha più voglia di vivere. Ha deciso di suicidarsi e di lasciare un messaggio video
all’ex marito nel quale vuole confessargli di averlo molto amato e dove vuole parlargli della
sofferenza della separazione dalla quale sono scaturiti per lei molti vizi come il fumo, l’alcol ed il
mangiare senza regole.
Nel suo monolocale ha creato diversi “congegni elettronici” per contrastare questi vizi. Mentre si organizza per registrare il videomessaggio e per compiere il “gesto estremo” comincia a suonare il telefono. Si scopre che un giornale dall’invitante titolo “Salute” ha pubblicato un articolo di una psichiatra che dà consigli contro la depressione. Alla fine dell’articolo compare un numero di telefono, che è inopinatamente quello di Giulia.
Così riceve telefonate da donne disperate che hanno bisogno di consiglio e di aiuto. Inutilmente cerca di far capire di non essere lei la psichiatra. Le donne insistono, vogliono sapere, e così nascono delle conversazioni che finiscono per diventare molto comiche e surreali. Oltre alle telefonate continue di vari personaggi irrompono nella casa di Giulia anche due ladri che contribuiscono a rendere ancora più esilarante la situazione.

Tutto si risolve in maniera comica e grottesca perché le strampalate vicissitudini-accadimenti
concorrono a far sì che Giulia non raggiunga lo scopo di passare a miglior vita, soprattutto lei
stessa si rende conto di non essere la sola ad avere problemi e che il mondo fuori da casa è
strapieno di solitudine.
Così il Regista
“Con questa magnifica commedia di Dario Fo e Franca Rame, torno a immergermi nella gioia
dell’ideare una messa in scena fantasiosa – cosa che, diciamocelo, è fondamentale per me quando
si tratta di scegliere un testo. E cosa potrebbe essere più fantasioso di una giornata qualunque?
Torno a dirigere Gaia De Laurentiis, diplomata presso il Teatro Piccolo di Milano sotto la guida di
Giorgio Strehler. Gaia è un’attrice dalle spiccate capacità brillanti e con una versatilità
sorprendente nell’interpretare una vasta gamma di personaggi. Lo spettacolo “Una Giornata
Qualunque” è un vero e proprio ‘match teatrale’, un’epica battaglia tra la protagonista Giulia/Gaia
De Laurentiis e tutti gli altri personaggi che ho avuto il piacere di portare in scena insieme a
Lorenzo Artissunch. Il match è orchestrato con maestria grazie ai dialoghi brillanti di Fo/Rame, alle
vivaci musiche della Banda Osiris e alle situazioni comiche e paradossali che scherzano con i
‘problemi’ di Giulia – la solitudine, il timore di aver perso la bellezza, l’ossessione di essere amata.
Alla fine, ci troviamo di fronte ad una commedia che ci fa sorridere, un inno alla vita perché mette in ridicolo il dramma che ciascuno di noi porta dentro, facendoci riflettere sul fatto che tutti
abbiamo i nostri guai.
Come direbbe Dario Fo, ‘per vincere la solitudine ed i propri disagi, anziché sentirsi al centro dell’Universo, dovremmo solo pensare di esserne parte’.
Ecco, forse, il segreto della felicità: ridere dei nostri drammi e trovare conforto nel fatto che siamo tutti in questo insieme.”
24 aprile 2025 ore 20,45
STRALUSC
Uno spettacolo di Gisella Zilembo per Associazione MAB Maria Antonietta Berlusconi
(creazione resa possibile col patrocinio ed il contributo di Regione Lombardia Il Consiglio)
Installazione artistica a cura di Ivan Nadin
con
Andrea Cheldi, Beatrice Risiglione, Ester Papini, Luca Guastadini
Mike All, Roberto Masiero, Sebastiano Leni
Maitre du Ballet Tiziana Fiandra

Danila Celani per SynergieArteTeatro
presenta
29 aprile 2025
ore 20,45
GAIA DE LAURENTIIS e STEFANO ARTISSUNCH
UNA GIORNATA QUALUNQUE
di Dario Fo e Franca Rame
con Lorenzo Artissunch
Regia e ideazione scenica Stefano Artissunch
Musiche Banda Osiris
Luci Patrick Vitali
Costumi Emiliano Sicuro
Spettacolo FUORI ABBONAMENTO