La recensione
CABARET è uno dei titoli più famosi della storia del musical, tratto dal romanzo di Christopher Isherwood e ambientato nella Berlino degli anni 30, quando la Seconda Guerra Mondiale sembrava lontana nonostante la salita al potere dei nazisti. Ha ricevuto numerosissimi premi, tra cui 8 Tony Awards, ed è considerato un classico del teatro musicale. La sua messa in scena ha ispirato numerose produzioni teatrali e cinematografiche, uno su tutti l’omonimo film diretto da Bob Fosse, con la meravigliosa Liza Minelli.
Riproporre, dunque, un titolo così importante non è un’operazione semplice, ma Arturo Brachetti sceglie di rappresentare il suo trasformismo nel Kit Kat Club, il famoso locale di Berlino.
Fabrizio Di Fiore Entertainment con la compagnia Roma City Musical, reduce dal successo di pubblico e botteghino di 7 Spose per 7 Fratelli, porta in scena questa nuova versione di Cabaret firmata da Arturo Brachetti e Luciano Cannito. Una scelta registica la cui impostazione è visiva e cinematografica, corredata da tanti effetti speciali, che rendono lo spettacolo più contemporaneo nel linguaggio e nell’espressione estetica.
Cabaret, il musical, visto sabato 25 novembre 2023, al Teatro Nazionale Che Banca!, è dunque colorato e scanzonato con l’effetto “wow” sia per i costumi che per le coreografie.
Per tutto il primo atto, non si percepisce quella lieve tensione che dovrebbe far presagire il tragico epilogo. Vi sono, tuttavia, nel corso della storia, alcuni dettagli che mettono lo spettatore in guardia rispetto ad una improvvisa e inarrestabile svolta verso qualcosa di imprevedibile e drammatico, che però, non arriva se non alla fine. Lo spettacolo, dunque, scorre in modo divertente e magico, arricchito dall’orchestra dal vivo, posizionata nella parte alta della scenografia e dunque visibile dal pubblico.
Bene il cast, tra cui Diana Del Bufalo che canta divinamente, sebbene la sua Sally Bowles non sia tormentata e combattuta, ma decisa e allegra, come la storia stessa.
Mi ha colpito la performance di Cristian Catto, nei panni di Clifford Bradshaw: davvero molto bravo!
Il finale, che sceglie e interpreta Arturo Brachetti, vestendo i panni del Maestro delle Cerimonie, arriva improvviso, potente e inaspettato. Ti graffia l’anima e ti taglia il respiro. E’ l’asso piglia tutto, vale il biglietto e tutte le possibili critiche rispetto al fatto che sia un Cabaret non come ce lo ricordiamo.
Andate a vederlo! Se avete assistito a una precedente edizione o avete in mente il film, ecco, questo è uno spettacolo volutamente diverso, rappresentato in modo nuovo, ma è decisamente un bellissimo lavoro!
CABARET IL MUSICAL
Basato su uno spettacolo di John Van Druten, Soggetto Christopher Isherwood, Libretto Joe Masteroff, Musica John Kander, Testi Fred Ebb
Traduzione e adattamento Luciano Cannito
scene Rinaldo Rinaldi
costumi Maria Filippi
direzione musicale Giovanni Maria Lori
coreografie Luciano Cannito
Direzione musicale Giovanni Maria Lori
Coreografie di Luciano Cannito
Regia di Arturo Brachetti e Luciano Cannito
Diana Del Bufalo, Sally Bowles Arturo Brachetti, Maestro delle Cerimonie
Cristian Catto, Clifford Bradshaw
Christine Grimandi, Fraulein Schneider
Fabio Bussotti, Herr Schultz
Giulia Ercolessi, Fraulein Kost
Niccolò Minonzio, Ernst Ludwig
Ensemble
Francesco Cenderelli, Simone Centonze, Elisabetta Dugatto, Felice Lungo, Ivana Mannone Stefano Monferrini, Gaia Salvati, Susanna Scroglieri
Band dal vivo
Gianmarco Careddu, Ermanno Dodaro, Paolo Rocca, Roberto Rocchetti, Piero Loreti
CABARET il musical è in tour fino al 14 gennaio 2024: le prossime tappe sono Firenze, Prato, Trieste e Bologna. Per saperne di più, clicca qui