Love story è eterno. Dal libro al film perchè la storia funziona anche oggi
Love story è un romanzo che nasce come una sceneggiatura. Erich Segal, infatti, durante le vacanze di Natale del 1969 lo abbozzò e succesivamente, su richiesta della Paramount, divenne un romanzo che uscì per San Valentino, il 14 febbraio 1970, pubblicato dalla Harper & Row di New York.
Neanche a dirlo, scalò le classifiche di vendite, restando più di un anno in testa a quella del New York Times. Ha venduto più di 10 milioni di copie ed è stato tradotto in 33 lingue, anche grazie al successo del film, che uscì nello stesso anno. In Italia arrivò grazie alla Garzanti.
La storia è nota: un giovane studente di Harvard, Oliver Barrett, ricco e dalla famiglia blasonata, incontra l’italoamericana Jennifer Cavalleri, una studentessa di musica dal carattere forte, che però non è certo del suo rango sociale. Tra loro nasce un amore profondo e nonostante l’opposizione del padre di Oliver, i due si sposano. Lei rifiuta una borsa di studio a Parigi, meta dei suoi sogni, e lui interrompe completamente i rapporti con la famiglia. Pertanto sono cotretti a mantenersi: lei lavora come insegnante e lui entra alla facoltà di legge di Harvard, dove si laurea con voti altissimi tanto da essere assunto da un prestigioso studio legale di New York.
Quando sembra che tutto sia finito e che finalmente l’amore trionfi, Jennifer scopre di essere malata: ha una forma di leucemia fulminante e le resta poco da vivere.
Non è spoiler, perchè l’incipit del romanzo è proprio così:
Che cosa si può dire di una ragazza morta a venticinque anni?
Che era bella. E simpatica. Che amava Mozart e Bach. E i Beatles. E me. Una volta mi aveva messo specificamente nel mucchio con tutti quei tizi musicali, le chiesi l’ordine di preferenza, e lei rispose sorridendo: «Alfabetico.» Sul momento sorrisi anch’io.E dunque perchè Love Story funziona oggi come nel 1970?
Per i dialoghi, per quei meravigliosi e pungenti dialoghi di quel libro che è davvero di poche pagine.
Funziona perchè affronta il tema dell’Amore, quello eterno e con la A maiuscola: non a caso, se ci pensate, altri film o romanzi si sono ispirati a questa vicenda.
Lui, lei e la malattia.
Pensate a Colpa delle stelle di John Green, oppure a Bianca come il latte, rossa come il sangue di Alessandro D’Avenia, o a I passi dell’amore di Nicholas Sparks. Le trame sono diverse, ma l’espediente della malattia allontana fisicamente la persona amata e la restituisce all’universo come amore immortale.
Siete d’accordo? Conoscete questi romanzi?
Buon San Valentino a tutti