Scopriamo insieme quali sono, secondo noi, i 10 libri in uscita da leggere a novembre 2023.
1. La pasticcera di mezzanotte di Desy Icardi (Fazi Editore)
Dopo una vita passata a leggere libri altrui, il centenario avvocato Ferro decide di scriverne uno tutto suo per fare ordine nel proprio passato e raccontare una storia mai rivelata prima.
Siamo nel 1917, durante la Grande guerra, e Torino è scossa dai tumulti della cosiddetta rivolta del pane.
È in queste giornate difficili che l’avvocato, scampato alla leva per via del suo gracile fisico, ritrova Jolanda, una donna già conosciuta anni prima, che sua madre avrebbe addirittura voluto fargli sposare.
Jolanda è un’aristocratica di bell’aspetto, cresciuta in una famiglia che ha sempre glorificato i privilegi delle classi più agiate; ma adesso le cose sono cambiate, e anche lei vive una situazione di profondo sconforto. Quello che non è cambiato, però, è il grande talento di Jolanda in cucina, un talento che la donna ha sempre tentato di celare ma che ora avrà modo di esibire, scoprendo una parte segreta di sé che la cambierà per sempre. Il sapore del cibo, infatti, si trasformerà pian piano in ricordo, nostalgia di anni lontani, fino a diventare sinonimo di pace e normalità. Proprio grazie al cibo, la donna sarà capace di riconciliarsi con il proprio passato e i fantasmi della sua famiglia che spesso tornavano a tormentarla.
2. La sindrome di Ræbenson di Giuseppe Quarante (Atlantide Edizioni)
Tra i 10 libri in uscita da leggere a novembre 2023, abbiamo scelto la storia di Antonio Deltito, che è uno psichiatra, «un uomo alto e sgraziato» e dalle molteplici sfaccettature. Improvvisamente Antonio Deltito è afflitto da un disturbo psichico pieno di enigmi e sfumature. Una serie di amnesie, un’alterazione nella visione dei colori, e sbalzi umorali gravissimi, sono solo i primi segni di un declino inarrestabile che porterà alla frammentazione della sua mente in «pezzi di vetro, scintillanti e amorfi». Durante uno dei molti ricoveri ospedalieri, però, Deltito fa una rivelazione: dice di sapere esattamente cosa lo affligge, ovvero la sindrome di Ræbenson, un disturbo che non compare in nessuna classificazione diagnostica, e sulle cui tracce, a detta dello psichiatra stesso, ci sono da tempo degli studiosi, i ræbensonologi, che hanno a cuore soprattutto che la malattia rimanga celata agli occhi del mondo: chi ne soffre sarebbe infatti incapace di morire di morte naturale…
3. Il colore della melagrana di Anna Baar (Voland)
Ana trascorre ogni estate su un’isola della Dalmazia affidata alle cure della nonna Nada, che ha vissuto la tragedia della guerra e dell’occupazione fascista, fuma una sigaretta dopo l’altra e proibisce alla nipote di parlare in tedesco: la lingua di suo padre, la lingua dell’Austria, dove la bambina passa il resto dell’anno. Due lingue, due luoghi, un padre assente, una nonna ammirata e temuta, il fantasma del secondo conflitto mondiale: tutto questo compone il tessuto di una narrazione potente e mai scontata, sostenuta da uno stile affilatissimo, in cui la piccola protagonista si rifugia nelle zone di intraducibilità che ogni lingua racchiude. Due lingue, due luoghi, un padre assente, una nonna ammirata e temuta, il fantasma del secondo conflitto mondiale: tutto questo compone il tessuto di una narrazione potente e mai scontata, sostenuta da uno stile affilatissimo, in cui la piccola protagonista si rifugia nelle zone di intraducibilità che ogni lingua racchiude.
4. Il geranio e altre storie di Flannery O’Connor (Minimum Fax)
Il primo libro di Flannery O’Connor non è mai stato pubblicato nel corso della sua breve vita. Si intitolava Il geranio. Una raccolta di racconti, tesi di laurea dell’autrice, presentata all’Università dell’Iowa, dove aveva completato gli studi. Includeva i primi sei testi di quest’antologia, e rappresenta oggi una sorta di «ritratto dell’artista da giovane», nel quale la scrittrice affina progressivamente il suo talento e la sua capacità di condensare, in una serie di descrizioni corrosive e cariche d’ironia, il mondo nel quale era cresciuta. I sei testi successivi – tra i quali i racconti che, ripresi e rivisti da O’Connor, sono diventati alcuni dei capitoli più struggenti dei suoi romanzi La saggezza nel sangue e Il cielo è dei violenti – sono invece esempio di un’arte pienamente matura.
5. Qualcosa di simile ai suoni del bosco di Maurizio Braucci (E/O)
Tra i 10 libri in uscita da leggere a novembre 2023, non poteva mancare una storia con protagonisti i nostri amati cani. In realtà “Qualcosa di simile ai suoni del bosco” è una raccolta di otto racconti d’avventura dove appunto i cani la fanno da padroni. Cani randagi, cani abbandonati, cani perseguitati o cani fortunati. Ci sono uomini e donne che li amano o che ne ricordano i destini, ma c’è anche chi li odia e ne vorrebbe l’estinzione. Sono otto racconti di un unico racconto: il nostro rapporto con i cani. Una relazione antica e misteriosa, vissuta attraverso l’avventura umana e canina nella natura e nelle città. Otto racconti di presagi e utopia.
6. Ventre di Giulia Della Cioppa (Alter Ego)
Margherita si è uccisa il giorno del suo ventiseiesimo compleanno. Senza riuscirci. È in stato vegetativo da un mese e il primario del reparto la dà per spacciata. Sua madre le fa visita ogni giorno, e le parole pronunciate al lato del letto sbrogliano la matassa della loro relazione che, come ogni legame profondo, si nutre di ambivalenze mostruose e conflittuali. Margherita, tuttavia, anche se nessuno lo immagina, vede e sente, pensa. Neppure Bianca, l’infermiera che con cura meticolosa si occupa di lei, si accorge di nulla. Nel tentativo di stabilire una connessione, però, sottopone la paziente a una pratica che si trasforma ben presto in sadica esplorazione di un corpo spento.
7. L’età fragile di Donatella Di Pietrantonio (Einaudi)
Non esiste un’età senza paura. Siamo fragili sempre, da genitori e da figli, quando bisogna ricostruire e quando non si sa nemmeno dove gettare le fondamenta. Ma c’è un momento preciso, quando ci buttiamo nel mondo, in cui siamo esposti e nudi, e il mondo non ci deve ferire. Per questo Lucia, che una notte di trent’anni fa si è salvata per un caso, adesso scruta con spavento il silenzio di sua figlia. Quella notte al Dente del Lupo c’erano tutti. I pastori dell’Appennino, i proprietari del campeggio, i cacciatori, i carabinieri. Tutti, tranne tre ragazze che non c’erano piú.
Dopo L’Arminuta e Borgo Sud, torna in libreria Donatella Di Pietrantonio con L’età fragile.
8. L’estate verticale di Chiara Sfregola (Fandango Libri)
Sette monologhi, sette voci femminili che, passandosi il testimone, raccontano se stesse e le proprie vite, intrecciate in un’unica grande storia lunga vent’anni, fino a restituirci il ritratto vivido e appassionato di un gruppo di donne che si amano, si detestano, si tradiscono, si perdonano, si ribellano.
Chiara Sfregola torna con un romanzo dopo Camera Single e il saggio/memoir “Signorina- memorie di una ragazza sposata.”
9. E adesso dormi di Valeria Ancione (Arkadia Editore)
Un romanzo al femminile, in cui la protagonista si trova a dover combattere una personale lotta per la sopravvivenza.
Geena Castillo è fuggita dagli Stati Uniti per allontanarsi da un padre violento e una madre succube. Arriva a Roma inseguendo il suo sogno d’amore che si trasformerà in incubo e un’autentica prigione: il marito Raffaele infatti si rivelerà peggiore del padre. Nemmeno la presenza del figlio disabile risolve una situazione in cui la brutalità resta il pane quotidiano. L’unica cosa da fare è separarsi. Anzi di più: ucciderlo. Raffaele scompare e la vita di Geena, che in Italia è diventata Gina Drago, sembra prendere una piega diversa. Invece, tutto precipita quando un giorno la polizia bussa alla porta di casa della donna, per condurla con sé: c’è da identificare un cadavere appena ritrovato, che si sospetta essere quello del marito. Da questo momento, in attesa che le indagini facciano chiarezza, convinta di essere responsabile di quella morte, Geena entra in un tunnel di paura e agitazione.
10. Lei che mi ha liberata di Maya Angelou (le plurali)
Memoir, per la prima volta tradotto in Italia, della grande scrittrice e poeta afroamericana Maya Angelou. È il racconto della sua vita attraverso la lente del suo rapporto con la madre, Vivian Baxter. Maya conduce una vita che sembrano cento (ragazza madre a 17 anni, cuoca, ballerina, intellettuale e attivista per i diritti civili con Martin Luther King) e la madre non è da meno. Cresciuta in un contesto violento, donna fuori dagli schemi, proprietaria di un casinò, Vivian è stata anche la prima donna nera ufficiale della Marina mercantile. Il racconto narra una relazione tra madre e figlia basata su sorellanza, perdono e rispetto reciproco. Sullo sfondo, gli Stati Uniti del Ku klux klan, del proibizionismo e delle lotte per i diritti civili degli afroamericani.