Una decina di romanzi diversi per generi e gusti.
1. Gli occhi di Monna Lisa di Thomas Schlesser (Longanesi)
Una bambina. Il suo nonno. La scoperta della bellezza, dell’arte… e della vita.
Lisa ha dieci anni e vive a Parigi con i genitori quando un giorno, all’improvviso, i suoi occhi smettono di vedere. I primi accertamenti al pronto soccorso non rilevano nulla di anomalo e dopo qualche ora di angoscia la vista sembra tornata. L’oculista è convinto che la bambina necessiti di un consulto psichiatrico, ma il nonno di Lisa, Henry, un vecchio burbero e determinato, è di tutt’altro avviso: se la bambina rischia di perdere la vista, l’unica vera urgenza è mostrarle tutto ciò che di più bello l’uomo ha creato.
E così, ogni mercoledì, subito dopo la scuola, fingendo con i genitori di portarla dallo psichiatra, il nonno accompagna la nipote a visitare alcuni tra i più importanti musei del mondo: il Louvre, il Museo d’Orsay, il Beaubourg. Osservando incantati le cinquantadue opere che scandiscono il romanzo, scoprendo la cifra stilistica di un artista, commovendosi davanti all’ineffabile spettacolo di un Leonardo o di un Degas, di un Botticelli o di un’installazione di Marina Abramovic, nonno e nipote compiono un viaggio nel mistero della bellezza, nell’enigmatica capacità dell’arte di mettere a nudo l’animo umano, che cambierà la vita di entrambi.
2. A una fermata dal destino di Robert Krause (Editrice Nord)
13 agosto 1961.
Devi prendere la decisione più importante della tua vita. E hai solo tre ore di tempo…
Il primo sole del mattino illumina la stazione di Monaco di Baviera. Il treno per Berlino è in partenza e i ritardatari si affrettano lungo la banchina. Sembra un giorno come tanti, eppure c’è qualcosa di diverso nell’aria, una voce che circola con insistenza e che passa di bocca in bocca, finché, dopo la partenza, un annuncio alla radio non la rende dolorosamente vera: oggi, 13 agosto 1961, il confine tra le due Germanie verrà chiuso. Quello sarà l’ultimo treno autorizzato a varcarlo. Il Muro è realtà. Non si potrà più fare visita ad amici e parenti, sfumeranno occasioni di lavoro preziose, verrà interrotto ogni contatto. Piano piano, tra i passeggeri si fa largo la consapevolezza di avere solo tre ore di tempo per decidere se restare sul treno oppure scendere a una delle prossime fermate e rimanere nell’Ovest. Senza più una casa o un impiego, senza poter nemmeno dire addio ai propri cari.
Questo è il momento di scegliere se dare una svolta alla propria esistenza, rimediare agli errori del passato o inseguire desideri repressi troppo a lungo…
3. L’amore è solo un gioco di Sarah Adams (Sperling & Kupfer)
Ciao, mi chiamo Bree Camden e sono perdutamente innamorata – così come metà dell’America, a giudicare dai tabloid e dalle numerose ragazze che frequenta – del mio migliore amico, Nathan Donelson, la leggenda del football americano. Lo so, il primo passo è dichiararmi, giusto? Peccato non possa farlo, perché chiaramente Nathan mi vede solo come un’amica, e l’ultima cosa che voglio è rovinare le cose tra noi. Ma come faccio ad accontentarmi di una buona vecchia amicizia platonica, senza poter toccare l’uomo più sexy del mondo? Tutto stava andando a gonfie vele finché, dopo qualche tequila di troppo, non ho accidentalmente raccontato il mio dramma a un giornalista, e ora il mondo pensa che io e Nathan stiamo insieme. Oh, e non vi ho ancora detto che dobbiamo fingere di uscire fino al Super Bowl perché abbiamo firmato un contratto con… ops, dimenticavo, non posso dirlo a nessuno! Il punto è che ora Nathan si comporta in modo molto… poco platonico, e io sto cercando di evitare che il mio corpo prenda fuoco ogni volta che mi tocca.
Come farò a superare tre settimane di finti appuntamenti senza che nulla cambi tra noi? Ogni consiglio è ben accetto!
4. Psicopompo di Amélie Nothomb (Voland)
Lo psicopompo è una figura centrale in molte mitologie e religioni, è l’entità che accompagna le anime dalla vita alla morte o viceversa. Amélie Nothomb nel suo trentaduesimo romanzo – già selezionato per il Prix Littéraire “Le Monde” 2023 – ci racconta del suo amore per gli uccelli e per il loro volo, della sua infanzia errabonda al seguito del padre diplomatico, della violenza subita appena dodicenne sulla rinomata spiaggia di Cox’s Bazar in Bangladesh, della difficoltà di elaborare il trauma, dell’anoressia come occasione di resurrezione, del potere salvifico della scrittura e della severa disciplina con cui vi si dedica. Pagine intrise di intimità, il romanzo più personale e autobiografico della pluripremiata e amatissima autrice belga.
5. Twisted lies di Ana Huang (Mondadori)
Stella Alonso è stata appena licenziata dalla rivista di moda D.C. Style perché il suo capo ritiene che l’attività di instagrammer della ragazza sia in conflitto col suo lavoro. Stella è una persona adorabile, che mantiene la sua vecchia tata in un ospizio, e ha bisogno di soldi. E i suoi amici hanno ragione: deve trovare un fidanzato dato che i contenuti “di coppia” sono caldi sui Social. Ma quale celebrity potrebbe fare al caso suo? Christian Harper, il suo padrone di casa multimilionario, al quale annaffia le piante per avere uno sconto sull’affitto. E anche lui sembra interessato a lei, anche se non vuole darlo a vedere…
6. La casa sull’abisso di William H. Hodgson (Fanucci)
Un manoscritto costellato di caratteri minuti e precisi e dal forte odore di muffa racconta la storia di un Vecchio Recluso, della sua singolare dimora e delle potenze cosmiche che questa nasconde. Ben presto la sua casa viene assediata da creature mostruose che ribollono nelle profondità di una caverna sotterranea, un vero e proprio abisso. Ma un orrore ancora più grande sta per manifestarsi: un orrore più inesorabile, spietato e terribile di qualsiasi altra creatura. “La casa sull’abisso” (1908) è un horror soprannaturale. Lo scrittore americano H.P. Lovecraft ha annoverato quest’opera e altre di Hodgson tra le sue maggiori influenze, e Terry Pratchett ha definito il romanzo “il Big Bang del mio universo privato di lettore di fantascienza e fantasy e, in seguito, di scrittore”. Introduzione di Carlo Pagetti.
7. Diversi modi di guardare l’acqua di Julio Llamazares (Il Saggiatore)
Diversi modi di guardare l’acqua è il romanzo di un malinconico ritorno a casa, il racconto corale di come la memoria attraversi sempre le generazioni.
L’anziano contadino Domingo è morto con un desiderio incompiuto e i suoi familiari si incontrano per provare a esaudirlo. C’è la moglie, che con lui ha condiviso tutto. Ci sono i figli, che hanno abbandonato progressivamente l’abitazione dei genitori per lavorare in città. Ci sono i nipoti, così distanti dal suo modo di vivere eppure ancora capaci di comprenderlo e ammirarlo. Gli eredi di Domingo si riuniscono sulle sponde di un lago per restituire il defunto al luogo cui è sempre appartenuto con lo spirito, ognuno costretto a confrontarsi su quella riva con il trauma che ha segnato la storia della famiglia.
In questo romanzo Llamazares raccoglie le loro voci e i loro ricordi, la loro malinconia avvolta dallo stesso silenzio che circonda il paesaggio, disegnando così i contorni di una figura ingombrante e carismatica, un uomo duro ma gentile, saldo ma fragile, simbolo di un’epoca giunta alla fine, che non per questo è concesso dimenticare.
8. I dettagli di la Genberg (Iperborea)
Una donna senza nome, sulla cinquantina, è a letto in preda alla febbre. Sulla soglia del delirio, le tornano alla mente frammenti e dettagli di quattro persone che hanno segnato la sua vita: c’è Johanna, ex fidanzata ora famosa conduttrice televisiva con la quale ha scoperto la letteratura; Niki, l’amica scomparsa improvvisamente anni prima senza lasciare traccia; Alejandro, arrivato come un temporale al momento giusto; e Brigitte, le cui ansie e qualità sfuggenti mascheravano un segreto doloroso. Persone che un tempo hanno significato tutto per lei e ora l’aiutano a ricomporre i resti della sua giovinezza nella Stoccolma degli anni Novanta.
Ma una persona cara può davvero scomparire? Diventiamo pienamente noi stessi attraverso le nostre connessioni con gli altri? E cosa svelano le nostre cicatrici?
In questo romanzo dalla prosa delicata e precisa, Ia Genberg solleva domande profonde sulla natura delle relazioni e sul modo in cui raccontiamo le nostre vite, e ci fa ricordare quanto ogni esistenza sia sorprendentemente plasmata dal contatto intimo con alcune persone e dai tanti, apparentemente marginali, dettagli: un gesto, una canzone, una speranza tradita, un biglietto d’amore scritto in un libro.
9. King Kasai di Christophe Boltanski (Add Editore)
Bianco, bianco spettrale, enorme. King Kasai è il nome di un elefante impagliato che per molto tempo è stato il simbolo del museo coloniale africano di Tervuren, un Congo in miniatura costruito su una tenuta di caccia di re Leopoldo II, vicino a Bruxelles, oggi AfricaMuseum.
È davanti al King Kasai e alla gloria sfumata di un re che Christophe Boltanski, seguendo le tracce del cacciatore che nel 1956 aveva ucciso l’elefante dopo dieci giorni di inseguimento, trascorre la sua notte in un museo pieno di opere d’arte, materie prime preziosissime, uranio, coltan, cobalto, reperti antropologici e naturalistici. Un’arca che contiene flora, fauna, uomini, divinità, e che conserva al suo interno i fantasmi di un continente e la tenebra più oscura della storia coloniale dell’Europa.
10. Arabella di Georgette Heyer (Astoria)
In Arabella (traduzione di Anna Luisa Zazo e Cecilia Vallardi) durante un viaggio verso Londra alla ricerca del ricco marito che il povero Yorkshire non le può offrire, Arabella Tallant ha la sventura di ritrovarsi su una carrozza inservibile. Volge così l’inconveniente a suo vantaggio: nel cercare rifugio per sé e per l’anziana governante che la accompagna, si ritrova nella dimora di Robert Beaumaris, uno degli uomini più facoltosi e seducenti di tutta Londra. Cenerentola ha dunque incontrato il suo Principe Azzurro?